Cava di Colle Pedrino, Lombardia

Dalla cava di Colle Pedrino si estrae il calcare, una materia prima fondamentale per la produzione del cemento, che viene trasportato direttamente alla cementeria Italcementi di Calusco d’Adda. Il sito estrattivo si trova a una quota di circa 1.200 metri nelle immediate adiacenze della vetta del Monte Linzone, con vista su tutta la Pianura Padana. 

A Colle Pedrino il calcare si ottiene attraverso un progetto di coltivazione che prevede un’escavazione della montagna a mezza costa a gradoni discendenti di altezza limitata. Il calcare viene frantumato direttamente in cava e successivamente viene trasportato nella cementeria di Calusco attraverso un nastro trasportatore situato all’interno di un tunnel sotterraneo lungo circa 9.7 km, evitando così di generare traffico veicolare per il trasporto del materiale.

Quando la coltivazione di un settore di cava è terminata e viene raggiunta la morfologia definitiva delle scarpate, si procede alle operazioni di recupero ambientale con particolare attenzione alla biodiversità e alla morfologia originaria e, contemporaneamente, ai lavori di coltivazione di altri settori di cava non ancora esauriti. Il recupero ambientale delle aree di cava prevede, infatti, la ricostruzione di vari ambienti a valenza ecologica e paesaggistica differenziata. La vicinanza di ambienti diversi favorisce lo sviluppo della biodiversità.

Il recupero ambientale avviene attraverso tre fasi essenziali:

• riprofilatura della scarpata con creazione di una inclinazione naturale (30°-35°);
• riporto di terreno vegetale proveniente dalla scopertura di cava sulla scarpata finale (di norma 25-30 cm);
• idrosemina o semina a spaglio e, a distanza di due anni dalla fine dei lavori, piantumazione di arbusti o alberi di specie scelte tra quelle indicate nel progetto autorizzato.
   

Habitat: flora e fauna rigogliosi

La cava si trova circondata da habitat specifici di alta quota con presenza di specie caratteristiche della flora e della fauna delle prealpi lombarde. Tra gli habitat caratteristici della zona vi sono prati aridi carsici, intercalati da forre e pareti rocciose. L'area è anche sito di nidificazione per numerose specie di rapaci diurni e notturni, nonché per il transito dell'avifauna migratoria. L’area della cava di Colle Pedrino comprende al suo interno tipologie diverse di ecosistemi: analogamente, le zone limitrofe formano un ecomosaico abbastanza vario e complesso. La cava è inserita tra tipologie di ecosistemi quali boschi, con forme diverse per la composizione floristica e arborea, e spazi aperti a prato utilizzati per il pascolo o sfalciati per la produzione di foraggio, anch’essi diversificati nella loro composizione. La varietà di flora e fauna è inoltre favorita proprio dalla conformazione territoriale di Colle Pedrino, intermedio tra la Valle del Po e l’arco Alpino.

Grazie alle attività di ripristino ambientale sono state trovate 678 specie viventi tra flora e fauna: 231 piante, 8 fughi, 319 insetti, 37 invertebrati, 4 anfibi, 6 rettili, 64 uccelli e 9 mammiferi (dal 2018).
 

Quarry Life Award, il concorso per il ripristino della biodiversità

Proprio per la sua conformazione variegata e per l’habitat articolato, la cava di Colle Pedrino è stata selezionata da Italcementi per la prima edizione italiana del Quarry Life Award, un concorso scientifico ed educativo lanciato a livello mondiale dal gruppo HeidelbergCement, di cui Italcementi fa parte. Quarry Life Award è un concorso rivolto alle comunità di cittadini e scientifica in cui si invitano i partecipanti a proporre un progetto per il ripristino della biodiversità nei siti estrattivi selezionati dai diversi Paesi. La cava di Colle Pedrino è stata oggetto di grande interesse e di diversi progetti, tra cui “501 specie a Colle Pedrino” promosso da un gruppo di ricercatori dell’Università Bicocca di Milano che mirava a catalogare almeno 501 specie viventi (tra vegetali, animali e insetti) nell’area del sito estrattivo e che ha ottenuto anche un riconoscimento a livello internazionale proprio per l’importate portata scientifica e di ricerca del progetto.