Combustibili alternativi:
risorsa energetica
Combustibili alternativi: soluzione sicura, sostenibile ed europea
Il cemento è un prodotto indispensabile allo sviluppo dell’economia locale e nazionale (si pensi all’edilizia civile e industriale e alle infrastrutture) e la sua produzione richiede importanti risorse energetiche. I combustibili utilizzabili per produrre il cemento sono di due tipi: quelli tradizionali (derivati da risorse non rinnovabili come il petrolio) e quelli alternativi, derivati dal riutilizzo di materiali altrimenti destinati allo smaltimento.
L’utilizzo dei combustibili alternativi, da decenni molto diffuso nel Nord Europa, si basa su una logica molto semplice: verificato che le emissioni sostanzialmente non cambiano in base al combustibile utilizzato, è meglio utilizzare i combustibili alternativi provenienti dal territorio anziché importare derivati dal petrolio o carbone provenienti dall’estero. Per due motivi: in primo luogo, perché in questo modo si valorizzano i materiali non più riciclabili, realizzando un’economia circolare e contribuendo a risolvere il problema dei rifiuti a livello locale. In secondo luogo, perché si evitano o si riducono costose importazioni di prodotti petroliferi dall’estero, migliorando il bilancio energetico nazionale e risparmiando grandi quantità di CO2.
L’utilizzo dei rifiuti nelle cementerie consente di evitare di ricorrere a discariche e inceneritori, oltre che di dover inviare rifiuti altrove per lo smaltimento. Infatti, la sostituzione dei combustibili tradizionali con quelli alternativi consente lo sviluppo di una filiera virtuosa, sottoposta a controlli attenti, che valorizza i rifiuti non pericolosi come risorsa locale. Plastiche, carta, tessuti e altri materiali non pericolosi diventano energia, all’interno di impianti le cui emissioni sono costantemente monitorate e sottoposte a severi limiti di legge.
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