Heidelberg Materials a Ecomondo 2024

Heidelberg Materials presenta evoBuild®, il nuovo brand globale riservato ai prodotti a basse emissioni di CO2 e/o contenenti materiali riciclati. I prodotti evoBuild si distinguono per le caratteristiche di sostenibilità e ciascuno di essi deve soddisfare dei requisiti definiti per entrare a far parte di questa gamma.

Per Heidelberg Materials, alcuni rifiuti, sottoprodotti ed End of Waste rappresentano delle ottime materie prime alternative. Utilizziamo queste risorse in sostituzione delle materie prime di origine naturale (come il calcare o la marna) nella produzione della farina cruda per il cemento. In questo modo, sosteniamo l’economia circolare e riduciamo le emissioni di CO2.

Per Heidelberg Materials, l'energia è una componente fondamentale del proprio processo industriale e rappresenta una delle principali leve di decarbonizzazione nella produzione del cemento. Anche la componente elettrica può contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del Gruppo entro il 2030.

Nella produzione di clinker per il cemento, Heidelberg Materials utilizza combustibili derivati dal riutilizzo di materiali, altrimenti destinati allo smaltimento, in alternativa ai combustibili fossili. In questo modo, valorizziamo materiali non più riciclabili contribuendo a risolvere il problema dei rifiuti a livello locale, sosteniamo l’economia circolare e riduciamo le emissioni di CO₂.

Per Heidelberg Materials, la durabilità del calcestruzzo rappresenta una caratteristica fondamentale di sostenibilità. Utilizziamo i cementi sostenibili per incrementare la durabilità del calcestruzzo e migliorare la sicurezza delle strutture. In questo modo, otteniamo calcestruzzi più resistenti nel tempo e riduciamo le emissioni di CO₂. 

Per Heidelberg Materials l’attenzione al servizio e alla qualità dei materiali, alla sicurezza e alla sostenibilità si traduce in filiere e processi certificati. La certificazione CSC valorizza tutte le buone pratiche aziendali in tema di salvaguardia ambientale, salute, sicurezza sul lavoro, trasparenza e circolarità dei prodotti e dei processi. Per questo, dal 2019 certifichiamo CSC i nostri impianti per la produzione di calcestruzzo e di cemento.
 

i.idro DRAIN è l'innovativo calcestruzzo di Heidelberg Materials per pavimentazioni continue con un'altissima capacità drenante. Un'accurata selezione degli aggregati e l'azione del legante cementizio gli permettono di raggiungere una capacità drenante 100 volte superiore a quella di un normale terreno.

evoZero sarà  il primo cemento al mondo di Heidelberg Materials a bilancio di emissioni zero (net-zero) di CO2. Grazie alla tecnologia di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS), applicata per la prima volta su larga scala presso il nostro impianto di Brevik, in Norvegia, realizziamo l’obiettivo di neutralità carbonica senza compensazioni da crediti generati all’esterno della filiera aziendale.

Per Heidelberg Materials gli aggregati riciclati sono una risorsa preziosa. Dopo un'attenta valutazione e un opportuno trattamento, utilizziamo gli inerti da costruzione e demolizione come materie prime seconde nel ciclo di produzione calcestruzzo, avviando così un processo virtuoso di sostenibilità e economia circolare.

Per Heidelberg Materials, il rispetto di requisiti di norma per il controllo della qualità del cemento costituisce un prerequisito. Non consideriamo sufficiente fornire un prodotto conforme alla norma ma adottiamo requisiti interni più stringenti che prendono in considerazione il livello delle prestazioni dei nostri cementi e la loro costanza per garantire ai clienti un prodotto adeguato alle esigenze delle moderne costruzioni in termini di qualità, durabilità e sostenibilità.

Heidelberg Materials supporta la trasformazione del settore edile, rendendolo più efficiente, sostenibile e innovativo grazie alla libertà di progettazione, l'efficienza costruttiva e le prestazioni sostenibili abilitate dalla stampa 3D del cemento.

La road map di Heidelberg Materials prevede il raggiungimento della neutralità carbonica al 2050. Inoltre, grazie al fenomeno della ricarbonatazione, il settore potrà diventare carbon negative assorbendo un quantitativo di CO2, superiore a quanto emesso.