Produrre cemento a emissioni Zero
HeidelbergCement, impianto a zero Co2 entro il 2030 in Svezia
HeidelbergCement ha annunciato la sua intenzione di procedere con l’upgrade del suo stabilimento a Slite, sull’isola svedese di Gotland, per farla diventare la prima cementeria a neutralità carbonica al mondo. Il sistema che verrà installato nell’impianto di Slite, gestito da Cementa, filiale del Gruppo HeidelbergCement, sarà dimensionato per catturare fino a 1,8 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, che corrispondono alle emissioni totali dell’impianto. Inoltre, l’uso di combustibili a base biologica nella produzione del cemento a Slite verrà incrementato in linea con l’impegno del Gruppo di aumentare la quota di biomasse nella miscela di combustibili. La cattura a pieno regime delle emissioni di CO2 dell’impianto è prevista entro il 2030.
“HeidelbergCement sarà il leader nel settore del cemento nel suo cammino di transizione verso la neutralità carbonica”, ha detto il Dr. Dominik von Achten, Presidente del Consiglio di Amministrazione di HeidelbergCement. “Per la decarbonizzazione del nostro settore, la chiave è trovare, applicare e dimensionare le soluzioni tecniche per la cattura e l’utilizzo o lo stoccaggio del carbonio”. Dopo aver acquisito esperienza preziosa con le tecnologie CCU/S in Norvegia e in altre nazioni, ora siamo entusiasti di compiere il passo successivo con un cementificio ad assoluta neutralità carbonica in Svezia. Si tratta di un passo rivoluzionario per il nostro settore.”
Questo progetto rivoluzionario supporta gli ambiziosi obiettivi svedesi per la riduzione delle emissioni di carbonio. L’impianto per la cattura del carbonio verrà costruito accanto allo stabilimento a Slite, dove vengono attualmente prodotti tre quarti del cemento usato per la produzione di calcestruzzo in Svezia. Si stima che i processi per l’autorizzazione e il periodo di costruzione richiederanno poco meno di dieci anni. Uno studio di fattibilità già avviato tratterà le questioni chiave legate alla scelta delle tecnologie, all’impatto ambientale, ai temi legali e finanziari, alla logistica e all’approvvigionamento di energia. La CO2 catturata verrà trasportata in sicurezza in un sito offshore sicuro per lo stoccaggio permanente, posizionato diversi chilometri sotto al livello del suolo.