Economia circolare nel settore delle costruzioni

Dal cemento e dal calcestruzzo un contributo all'economia circolare

L’Unione europea, già da diversi anni, promuove la transizione verso l’economia circolare focalizzandosi su alcuni settori specifici, tra cui le costruzioni, spingendo per un impegno di tutti gli attori coinvolti, per una maggiore eticità dei processi e della produzione. Il settore del cemento, ad esempio, già da molti anni sostituisce con materiali di recupero le proprie materie prime naturali provenienti dalle attività estrattive (in cave e miniere) come calcare, argilla e scisti. Fra i materiali alternativi utilizzati ci sono i materiali non pericolosi provenienti da altri settori industriali come le ceneri volanti, i gessi chimici, le scorie d’alto forno, e le scaglie di laminazione. Inoltre, attraverso l’impiego dei materiali da costruzione e demolizione come aggregati per la produzione di calcestruzzo strutturale, consente un significativo volume di riciclo, ma anche di risparmio di risorse ambientali. Una pratica che, a regime, consentirà di evitare l’escavazione di 15 milioni di tonnellate l’anno di materiali, con una importante riduzione nell’utilizzo di risorse naturali. In questa direzione stanno lavorando anche Italcementi e Calcestruzzi come racconta Claudia La Via sul Blog di Italcementi.

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