i.lab Italcementi
Si chiama i.lab ed è lo straordinario edificio realizzato da Richard Meier per Italcementi all’interno dell’area del Kilometro Rosso, il parco scientifico tecnologico alle porte di Bergamo che accoglie centri di ricerca, laboratori di aziende hightech e istituzioni scientifiche: un campus ispirato alla multisettorialità e alla interdisciplinarietà, a supporto dell’innovazione e della ricerca tecnologica.
L’opera di Meier, inserendosi a pieno titolo in questo progetto di ricerca e di avanguardia anche dal punto di vista architettonico, vuole rappresentare un punto di riferimento nel campo dell’architettura sostenibile in Europa e rappresenta un’applicazione concreta della strategia di Italcementi rispetto ai temi dell’innovazione e della sostenibilità. Non a caso i.lab ha ricevuto la certificazione LEED-Platinum, il più alto standard di valutazione in materia energetica e ambientale riguardante le costruzioni edili;
Due ali bianche per il Kilometro Rosso
Il progetto di Meier si contraddistingue per un lavoro minuzioso sul dettaglio di ogni componente, con una grande attenzione alla qualità degli ampi spazi, che mettono in comunicazione persone e funzioni, secondo vie suggerite dall’architetto. Per la realizzazione di i.lab, Richard Meier ha immaginato una struttura articolata su due piani fuori terra e tre piani interrati. L’opera ripropone e sottolinea la configurazione a “V” dell’area, quasi ad accentuare - nella sua disposizione in due ali affacciate su un cortile centrale - la sua apertura verso il campo agricolo ornamentale (“i. land”), realizzato appositamente nello spazio esterno.
La grande punta sospesa che copre e protegge l’ingresso crea un’ampia piazza esterna coperta, a doppia altezza, che prosegue naturalmente nell’atrio di accesso vetrato il quale, a sua volta, distribuisce le due ali dell’edificio. La prima ala della “V”, parallela all’autostrada, ospita laboratori e uffici. La seconda ala accoglie al piano terra una grande sala conferenze che può contenere fino a 240 posti a sedere, mentre al livello superiore sono collocate aree di rappresentanza. Molte le innovazioni tecniche e industriali che caratterizzano i.lab.
Tra queste: il sistema di vetrate, che crea un effetto di contrasto tra la solidità del cemento e la leggerezza trasparente del vetro; il curtain wall - nato da un’esigenza legata all’illuminazione naturale - posizionato sul fronte dell’edificio che si rivolge verso l’autostrada e la città di Bergamo, formato da una serie di lame in calcestruzzo simili a una scultura geometrica seriale, in grado LEEDdi creare un elemento che è al tempo stesso uno statement formale e uno strumento utile a proteggere l’interno dall’eccessiva insolazione. E infine la “freccia”, che rende i.lab un vero landmark, un segno riconoscibile del territorio, mentre, all’estremità opposta dell’edificio, da sotto una grande parete sospesa in bianco è possibile scorgere uno dei volumi del Kilometro Rosso di Jean Nouvel, in un contrasto di colori.
Cementi speciali come protagonisti
1 TX Active, il cemento fotocatalitico. Il rivestimento esterno di i.lab è in TX Active, il cemento fotocatalitico “mangia-smog” già utilizzato da Richard Meier per la chiesa Dives in Misericordia di Roma. In i.lab gli elementi strutturali hanno richiesto lo sviluppo di un calcestruzzo bianco ad alta resistenza e in grado di rispondere ai requisiti di resistenza statica, durabilità e inalterabilità nel tempo.
2 i.light, il cemento trasparente. Alcune pareti di i.lab sono realizzate con i.light, il cemento trasparente ideato dai laboratori Italcementi e utilizzato per la prima volta nel Padiglione Italiano all’Expo 2010 di Shanghai. i.light nasce dall’unione di un polimero più trasparente del vetro con una malta di nuovissima concezione; è un manufatto cementizio prefabbricato in grado di far filtrare la luce dall’esterno verso l’interno e viceversa, offrendo al tempo stesso la solidità di un calcestruzzo altamente performante.
3 i.idro DRAIN, il cemento drenante. Le pavimentazioni delle rampe d’accesso ai piani interrati e al giardino, come anche le aree di cordonatura intorno alle piante, sono state realizzate con i.idro DRAIN. Si tratta di un prodotto che, grazie al suo speciale mix-design, combina la resistenza di una pavimentazione in calcestruzzo con le caratteristiche drenanti di un terreno naturale. Il rispetto del ciclo naturale dell’acqua, un minor ristagno, una riduzione del ruscellamento e dell’aquaplaning, minori costi per smaltimento e trattamento dell’acqua piovana sono solo alcuni dei vantaggi di questo prodotto.
4 i.design EFFIX, il cemento per la creatività. Alcuni elementi di arredo, sia in esterno sia in interno, sono stati realizzati in i.design EFFIX. Si tratta di una malta ad elevate prestazioni meccaniche ed estetiche studiata per la realizzazione di elementi in cemento non strutturali (arredi da interno e da esterno, arredi urbani, lampade e punti luce, opere artistiche, ecc). Già sperimentato in Francia da architetti e designer di successo, i.design Effix è anche un prodotto sostenibile che, nella versione fotocatalitica, è in grado di garantire anche un’azione disinquinante e autopulente.
Articolo scritto dall'arch. Paolo Mestriner e pubblicato dalla rivista ARK n. 10
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Posizione
Italcementi Via Stezzano 8724126 Bergamo (Italia)
Ponte di Genova.
@Ansa @Luca Zennaro
i.lab.
Daniele Domenicali
iLab - Research and Innovation Centre, Italy.
Italcementi
Auditorium i.lab Sedie.
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