"Fare Industria a Bergamo, oggi"

Italcementi dialoga con gli studenti sul futuro dell'industria e del lavoro

Oltre 250 studenti delle superiori in i.lab per dialogare sul futuro dell’industria e del lavoro con l’amministratore delegato di Italcementi e il rettore dell’Università di Bergamo. Simbolo di un’industria che vuole aprirsi e confrontarsi con le nuove generazioni, Italcementi ha ospitato nella sua sede al Kilometro Rosso l’incontro “Fare industria a Bergamo, oggi”, organizzato insieme a Confindustria e all’Università di Bergamo. L’obiettivo? Offrire a un gruppo di studenti delle classi quarte e quinte di alcuni istituti del territorio, che si troveranno presto a scegliere sul loro futuro, un momento di confronto sulle opportunità e le sfide del mondo del lavoro e dell’industria e sul valore della cultura industriale bergamasca. 
 
Grazie alla modalità interattiva dell’incontro, sono stati gli studenti i veri protagonisti: dal loro smartphone hanno guidato il confronto, rispondendo in diretta alle domande che gli erano rivolte e ponendo a loro volta delle domande ai relatori. Ad aprire il dibattito sono stati infatti i risultati del primo sondaggio: due su dieci non riescono ancora a immaginare quale lavoro faranno alla fine del loro percorso di studi. E gli altri sondaggi hanno rivelato idee poco chiare sulla realtà industriale e sulle competenze di cui necessita. Un disorientamento dettato dal ritmo veloce con cui cambia il mondo del lavoro e dell’industria alle soglie della quarta rivoluzione industriale. 

Così l’Amministratore delegato di Italcementi Roberto Callieri, il Rettore dell’Università di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini e il Presidente di Confindustria Bergamo e industriale della robotica e automazione, Stefano Scaglia, che ha aperto il confronto, hanno discusso con loro di come è cambiata e come continua a cambiare l’industria, e di come cambiano le competenze richieste e i profilli professionali ricercati. Un’industria che mai come prima deve fare i conti con l’impatto delle nuove tecnologie e che può sopravvivere e competere a livello globale solo grazie all’innovazione e alla ricerca, ma anche a uno sguardo sempre più attento alla sostenibilità e alla responsabilità sociale delle aziende. 

Un’industria che continua a costituire una grande opportunità per il territorio e per il suo sviluppo economico, a vantaggio soprattutto delle giovani generazioni. Sono i giovani che possono rispondere a questa esigenza di innovazione ed è chiaro il ruolo fondamentale che rivestono in questo scuola e università, che devono nello sviluppo delle competenze devono rispondere sia alle esigenze che il territorio esprime oggi, sia alle necessità che il territorio avrà in futuro. L’incontro ha messo in luce l’importanza di un dialogo continuo fra industria e formazione, la necessità di intrecciare rapporti continui per disegnare progetti formativi e di competenze sempre più in linea con i fabbisogni professionali dell’industria. 

Un dialogo che da sempre contraddistingue Italcementi, tradizionalmente aperta al mondo delle scuole, delle Università e del Politecnici. È anche grazie a questo rapporto che è diventata leader di innovazione nel suo settore ed è stata in grado di creare prodotti sempre più performanti e sempre più sostenibili e realizzare alcune fra le più importanti opere di architettura nazionali e internazionali. Per questo intende proseguire su questa strada, dichiara l'AD Roberto Callieri, «aprendo sempre di più le porte dell'Azienda agli studenti per far percepire il valore e la trasversalità delle competenze che lavorano al suo interno e – perché no – dando alle scuole e alle università la disponibilità dei manager e dei tecnici delle nostre imprese a tenere seminari, lezioni, testimonianze ai ragazzi, in modo che si trovino poi meno spaesati nell’approccio a un mondo, quello dell’industria, che hanno cominciato a conoscere già nelle aule»

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