Particulate Matter
Italcementi al Premio Marzotto 2018: vince il progetto Particulate Matter
È giunto a conclusione il Premio Marzotto 2018, la principale startup competition in Italia che sostiene le nuove idee, attiva l’impresa italiana e porta la sua innovazione nel mondo. La finale si è svolta al MAXXI di Roma giovedì 22 novembre e ha visto la premiazione di 48 start up fra le 600 concorrenti. Fra i partner del Premio c’è anche Italcementi, che ha riconosciuto al progetto Particulate Matter il Premio Speciale Italcementi | HeidelbergCement Group, per l'ideazione di un materiale innovativo capace di intrappolare il particolato atmosferico.
«Il progetto – spiega Enrico Borgarello, Direttore Innovazione Italcementi | HeidelbergCement Group – ha una forte valenza di sostenibilità, in quanto migliora la qualità dell’aria e rappresenta una possibile concreta attuazione dei principi d’economia circolare, valorizzando materiali di riciclo e sottoprodotti di processi produttivi».
Nato dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Brescia (Laboratorio di Chimica per le Tecnologie), INSTM (Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali), Regione Lombardia, e Smart Solutions (Startup innovativa dell’ Università degli Studi di Brescia), il progetto Particulate Matter risponde a una precisa richiesta della Commissione Europea: sviluppare materiali innovativi e a basso costo per la riduzione del particolato a livello europeo.
In ambito urbano è la vegetazione il mezzo principale per rimuovere il particolato atmosferico: sono le foglie, grazie alla loro morfologia superficiale rugosa, a svolgere questa importante funzione. Il team di ricerca guidato dalla professoressa Elza Bontempi si è quindi ispirato alla natura per mettere a punto un materiale sostenibile, basato sull’utilizzo di sottoprodotti industriali e di derivati dalle alghe, in grado di assorbire le polveri sottili e autorigenerarsi, proprio come avviene per le foglie, grazie alla pioggia.
Il risultato è sorprendente: il nuovo materiale ha una capacità di rimozione superiore di almeno 100 volte rispetto a quella della vegetazione. Un risultato riconosciuto a pieno titolo da Italcementi che, spiega Enrico Borgarello, «affiancherà il team di ricerca offrendo un contributo al processo di sviluppo del prodotto e analizzando le opportunità commerciali».