Cemento e calcestruzzo sostenibile per la riqualificazione di Corso Umberto I e Piazza Sacro Cuore a Pescara
Un importante intervento di rigenerazione e riqualificazione ha trasformato il cuore di Pescara, dando un nuovo volto sostenibile a Corso Umberto I e Piazza Sacro Cuore. I lavori conclusi a fine 2024 hanno migliorato la qualità urbanistica e ambientale di queste due aree centrali e identitarie della città, restituendo spazi più accoglienti e vivibili. Quella che una volta era una zona segnata dal degrado e dalla presenza di alberi compromessi da massicci attacchi di cocciniglia, si è oggi trasformata in un rigoglioso corridoio verde, simbolo di una città che guarda al futuro con un approccio più attento alla sostenibilità.
L’intervento ha previsto l’integrazione di spazi verdi, specchi d’acqua e la valorizzazione della chiesa in piazza Sacro Cuore come elemento centrale, ac
compagnati dal completo rifacimento della pavimentazione lungo i 250 metri di Corso Umberto e della piazza. Sono stati piantati ben 207 nuovi alberi, tra cui canfore e agrifogli sempreverdi, in sostituzione di 168 lecci malati e ormai secchi, oltre a 2300 essenze e arbusti che arricchiscono il paesaggio urbano, contribuendo a una riduzione delle emissioni di CO₂ pari a 13 tonnellate.
La riqualificazione si distingue per l’innovazione e la sostenibilità delle nuove pavimentazioni, realizzate grazie alle soluzioni all’avanguardia di Heidelberg Materials Italia, sviluppate in linea con le richieste della committenza e le specifiche di progetto in materia di sostenibilità. In questo contesto, le superfici realizzate con calcestruzzo drenante i.idro DRAIN ECO LOW CARBON e masselli autobloccanti fotocatalitici offrono una risposta concreta alle esigenze di riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento della qualità urbana.
Il calcestruzzo drenante assicura il 100% di assorbimento delle acque piovane, prevenendo ristagni e favorendo una gestione sostenibile delle risorse idriche, mentre la tecnologia fotocatalitica dei masselli contribuisce all’abbattimento delle polveri sottili, migliorando la qualità dell’aria. Inoltre, la pigmentazione chiara delle mattonelle limita l’accumulo di calore, rendendo l’ambiente urbano più confortevole durante i mesi più caldi.
L’utilizzo di cementi a ridotto impatto ambientale e del calcestruzzo drenante sviluppati da Heidelberg Materials Italia si inserisce perfettamente negli obiettivi del progetto, garantendo soluzioni ad alte prestazioni che riducono il consumo di risorse naturali e migliorano la vivibilità degli spazi pubblici. Questo intervento si colloca all’interno di una più ampia strategia di riqualificazione urbana, che non si limita alla sola pavimentazione innovativa, ma prevede anche la rigenerazione del verde e l’impiego di arredi realizzati con materiali riciclati e riciclabili e illuminazione led, contribuendo così alla promozione di un modello di economia circolare e alla creazione di un ambiente urbano più sostenibile e inclusivo.
Il percorso sostenibile della città di Pescara
Quello di Corso Umberto I e piazza Sacro Cuore era un intervento atteso da anni per rendere il cuore della città non solo più bello e accogliente, ma anche più sostenibile. Il progetto fa parte di un'iniziativa più ampia di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, che coinvolge anche il cosiddetto Waterfront fluviale, ovvero il lungofiume nord di Pescara, da via Paolucci fino al molo.
Realizzati grazie a oltre 6,5 milioni di euro di investimenti provenienti dai fondi PNRR, nell’ambito della Missione 5 Componente 2 “Rigenerazione urbana”, che prevede “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”, questi interventi si prefiggono di trasformare completamente gli spazi pubblici con un approccio incentrato sulla sostenibilità ambientale. L’obiettivo è migliorare il decoro urbano, potenziando le aree di socializzazione e aggregazione, oltre a rigenerare il verde pubblico esistente per contribuire alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.
Per i primi due progetti, ovvero la riqualificazione di Corso Umberto e Piazza Sacro Cuore, è stato previsto un investimento complessivo di oltre 2 milioni di euro, di cui oltre 500.000 destinati alla sostituzione delle piante. Questo intervento si integra con un progetto “pilota” sulla stessa area, denominato “Intervento di adattamento ai cambiamenti climatici di Corso Umberto”, il cui fine è sviluppare un modello di riconversione urbana capace di mitigare gli effetti del cambiamento climatico, adottando soluzioni mirate a contrastare il fenomeno dell’“isola di calore”.
Il progetto di riqualificazione di Piazza Sacro Cuore e Corso Umberto I
Il progetto di riqualificazione ha previsto il recupero delle superfici danneggiate, la sostituzione delle pavimentazioni impermeabili con materiali più permeabili e termicamente confortevoli, un nuovo design per gli arredi urbani e il potenziamento del verde, valorizzato come elemento di mitigazione ambientale.
Corso Umberto I, lungo circa 250 metri e largo 26, è un punto nevralgico della città, collegando Corso Vittorio Emanuele II a Piazza Salotto e alla fontana La Nave di Pietro Cascella sul lungomare. Da sempre luogo di aggregazione e commercio, mantiene la sua vocazione come spazio di svago e passeggio.
L’assetto stradale prevede una carreggiata centrale di circa 8 metri, che prima dell’intervento presentava segni di usura, con rotture e avvallamenti, affiancata da due aree pedonali larghe 5 metri ciascuna, in condizioni generalmente migliori, intervallate da aiuole e panchine. La sede centrale è prevalentemente pedonale, con accesso consentito solo a mezzi di emergenza, biciclette, veicoli per persone con disabilità e autorizzati.
Piazza Sacro Cuore, di forma rettangolare e con dimensioni di circa 64 x 97 metri, si trova all'inizio dell'asse che dalla ex stazione centrale conduce verso il mare. La disposizione degli edifici che la circondano non è omogenea, riflesso di una crescita urbanistica avvenuta in fasi successive, senza una progettazione unitaria. Anche la chiesa del Sacro Cuore risulta leggermente decentrata rispetto alla piazza, accentuando questa discontinuità architettonica.
Realizzata oltre un decennio fa, la pavimentazione in porfido e pietra di Luserna mostrava segni evidenti di deterioramento, in particolare nella parte centrale, dove avvallamenti, crepe e interventi di ripristino sommari creavano criticità per il transito pedonale e ciclabile.
L’intervento di riqualificazione si concentra sulle porzioni centrali più compromesse del corso e della piazza, lasciando inalterate le zone in buono stato e intervenendo solo con operazioni di raccordo tra le pavimentazioni esistenti e quelle di nuova realizzazione. In particolare, i lavori su Corso Umberto interessano una fascia di circa 15 metri di larghezza.
Il progetto preserva l’assialità del corso, introducendo una suddivisione in fasce longitudinali che ne ottimizza la funzionalità: un’area pedonale adiacente ai negozi, una fascia verde con sedute e parcheggi per biciclette e un asse centrale pedociclabile e carrabile con accesso regolato per i veicoli. Allo stesso tempo, l’organizzazione modulare e trasversale del sistema aiuola-arredo urbano garantisce un equilibrio tra estetica e funzionalità, mantenendo intatta la visuale libera e longitudinale del corso.
L’arredo urbano è composto da panchine in materiale riciclato, portabici, fioriere e aiuole, oltre a piccole fontane, distribuiti in modo da creare spazi di sosta simili a “salottini urbani”, pensati per favorire la socialità e la convivialità.
Le zone non oggetto di riqualificazione, attualmente pavimentate in porfido, sono state armonizzate con il nuovo rivestimento attraverso strisce inclinate di travertino chiaro, mantenendo una continuità visiva con gli interventi già realizzati su Corso Vittorio Emanuele e nel tratto finale del corso.
Anche per Piazza Sacro Cuore, il progetto di riqualificazione si concentra sulla porzione centrale, escludendo le aree perimetrali adibite a viabilità ZTL, che si trovano in buone condizioni.
L’area di intervento si sviluppa all’interno di un rettangolo di circa 80x50 metri ed è delimitata da una cornice di alberature sempreverdi, disposte in aiuole a raso che si integrano armoniosamente con le zone non interessate dalla riqualificazione. Queste alberature, distribuite lungo il perimetro con un ritmo geometrico regolare, creano una “quinta verde” che equilibra la disomogeneità degli edifici circostanti.
Lo spazio interno è articolato in aree alberate, che definiscono le zone “piene”, in contrasto con le “vuote” della parte centrale e del nuovo asse prospettico che valorizza la chiesa, restituendole il ruolo di elemento dominante della piazza, oggi poco evidente. Nelle aree interne, caratterizzate dalla presenza di alberi a foglia caduca, la pavimentazione drenante contribuisce alla sostenibilità dell’intervento.
L’arredo urbano include fioriere circolari con sedute, la cui disposizione enfatizza la dinamicità dello spazio. Il progetto restituisce alla piazza un senso di omogeneità e unità attraverso un disegno ordinato e bilanciato, in cui gli elementi caratterizzanti, come fontane e giochi d’acqua, sono collocati simmetricamente lungo l’asse longitudinale del corso, rafforzando l’identità e l’attrattività della piazza.
La posa della nuova pavimentazione
Sia in Corso Umberto che nella Piazza Sacro Cuore, l’intervento di riqualificazione di ha previsto la rimozione della vecchia pavimentazione in porfido e travertino, i cui profili sono stati rilavorati a misura per essere riposizionati a secco come i masselli, e il rifacimento del massetto di supporto con il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN ECO LOW CARBON di Heidelberg Materials, per uno spessore di circa 15 cm; sopra al drenante sono stati posati uno strato di circa 6-8 cm di brecciolino e graniglia di granulometria variabile tra 4 a 7mm e quindi i masselli autobloccanti LASTRUM con superficie catalitica dell’azienda F.lli Buccella, di Collecorvino (PE), specializzata nella produzione di un’ampia gamma di manufatti e elementi su misura per l’edilizia civile, industriale, stradale, di recupero ed arredo urbano.
La posa del massetto in calcestruzzo drenante è stata eseguita dall’impresa LAM srl, di Pescara, mentre quella dei massetti autobloccanti dalla società di Metushi Elton di Foligno (PG).
i.idro DRAIN ECO LOW CARBON è un calcestruzzo drenante a basso impatto ambientale, formulato con uno speciale legante cementizio che riduce significativamente le emissioni di CO₂ incorporate. Questo risultato è ottenuto grazie all’impiego di componenti a minor impronta carbonica e a un ciclo produttivo ottimizzato, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione del progetto.
“Per la sua produzione è stato utilizzato TERMOCEM GREEN CEM III/A 42,5 N, un cemento di altoforno con oltre il 40% di materiale di riciclo pre-consumo. Realizzato nella cementeria Heidelberg Materials di Cagnano Amiterno (AQ), questo cemento vanta emissioni di CO₂ (Core Processes) inferiori a 550 kg/t, a fronte di un valore superiore ai 750 kg/t per un tradizionale CEM I. Più in generale, i cementi della Linea evoBuild di Heidelberg Materials sono prodotti sostenibili in quanto comportano un minor consumo di risorse non rinnovabili e di territorio, nonché un minor effetto serra legato alla produzione, grazie all’introduzione nella ricetta del prodotto di materiali di scarto come le scorie di altoforno. Questa tipologia di cementi si ottiene sostituendo una certa percentuale di clinker, costituente imprescindibile del cemento comune e principale fonte di emissioni di CO2 in atmosfera, con dei sottoprodotti industriali, quali la loppa d’altoforno (scarto della produzione di acciaio), la cenere volante (derivante dal processo termico delle centrali termoelettriche a carbone), oppure la pozzolana (materiale naturale di origine vulcanica), il cui uso è permesso dalle norme sui cementi (EN 197-1). Questi materiali alternativi (SCM – Supplementary Cementitious Materials) che sostituiscono il clinker compensandone la capacità legante, vengono impiegati nella produzione dei cementi di tipo CEM III (con loppa d’altoforno) e tipo CEM IV (con materiale pozzolanico naturale o artificiale), classificati come cementi sostenibili in quanto contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2eq e limitano il riscaldamento globale. Se infatti per ogni kg di clinker prodotto si emette in atmosfera circa 0,9 kg di CO2 con un rapporto quasi 1:1, per produrre 1 kg cemento di tipo CEM III (40% di loppa e 60% di clinker) si emetteranno in atmosfera circa 0,6 kg di CO2, riducendo le emissioni del 30%”, spiegano Fabio di Fabio, Sales area manager dell’Area Adriatico di Heidelberg Materials Italia e il referente commerciale di zona, Vincenzo Racioppa, per il business cemento.
L’utilizzo del calcestruzzo drenante i.idro DRAIN consente di aumentare le superfici permeabili e garantire ottime performance meccaniche, elevato valore estetico e il massimo comfort ambientale, assicurando un’altissima capacità drenante dei suoli. Ne risultano migliorate la sicurezza e l’accessibilità degli spazi e, allo stesso tempo, viene contrastata l’isola di calore urbano: fattori che contribuiscono alla riqualificazione e rigenerazione urbana, valorizzando il territorio di intervento e migliorandone la sostenibilità ambientale.
“i.idro DRAIN ECO LOW CARBON è una soluzione specifica per pavimentazioni continue che, grazie ad una accurata selezione degli aggregati e all'azione del legante cementizio, raggiunge un’altissima capacità drenante, 100 volte superiore a quella di un terreno naturale, che permette di rispettare il ciclo naturale dell’acqua. Le pavimentazioni in calcestruzzo drenante i.idro DRAIN rappresentano una soluzione innovativa e sostenibile, ideale per un mondo sempre più attento alla gestione delle risorse e al rispetto dell’ambiente e particolarmente apprezzata dai progettisti e dalle amministrazioni comunali proprio per la sua capacità di lasciar passare l’acqua nel terreno sottostante”, commenta Giulio Rulli, referente commerciale di zona di Heidelberg Materials Italia per il business calcestruzzo.
I cementi e i calcestruzzi sostenibili giocano un ruolo chiave nel ridurre l’impatto ambientale del settore delle costruzioni, contribuendo alla decarbonizzazione, all’efficienza energetica e alla durabilità delle opere. Nel caso dei cementi, il loro impiego porta vantaggi significativi in termini di riduzione delle emissioni di CO₂, rispetto ai cementi tradizionali, e del contenuto di clinker, abbattendo ulteriormente l’impatto ambientale.
I calcestruzzi sostenibili utilizzano per i propri mix design materiali da costruzione e demolizione – tutti sottoposti a rigidi tracciamenti – come aggregati riciclati per la produzione, con una importante riduzione nell’utilizzo di risorse naturali, aiutando così a contenere il riscaldamento globale e promuovendo l’economia circolare, mantenendo sempre elevati standard qualitativi.
Anche i calcestruzzi drenanti contribuiscono significativamente alla sostenibilità ambientale e urbana grazie alle loro proprietà tecniche e prestazionali: migliorano la gestione delle acque piovane, riducendo il rischio di allagamenti e favorendo il riutilizzo dell’acqua nel sottosuolo. Grazie alla superficie porosa e alla colorazione chiara, i calcestruzzi drenanti assorbono meno calore rispetto alle pavimentazioni tradizionali, riducendo la temperatura urbana nelle stagioni calde. Quindi, le pavimentazioni realizzate con i.idro DRAIN, a elevata riflettanza solare (SRI – Solar Reflectance Index), limitano il fenomeno delle isole di calore urbane, migliorando il comfort termico nelle città. Quando realizzati con cementi a ridotte emissioni di CO₂, come nel caso di i.idro DRAIN LOW CARBON, riducono l’impatto ambientale complessivo. Infine, i calcestruzzi fotocatalitici aiutano a ridurre l’inquinamento atmosferico, abbattendo gli ossidi di azoto (NOx).
LASTRUM, il massello autobloccante di F.lli Buccella utilizzato per il rifacimento della pavimentazione di Corso Umberto e della piazza, è stato prodotto con un calcestruzzo a base di TECNOCEM CEMII/A-LL 42,5 R, un cemento Portland al calcare tipo II ad alta resistenza normalizzata e a resistenza iniziale elevata, proveniente dalla cementeria Heidelberg Materials di Cagnano Amiterno, analogamente al cemento TERMOCEM GREEN.
“La sua particolarità è nel filler superficiale di circa 1 cm caratterizzato da proprietà fotocatalitiche in quanto composto da quarzo, sabbia fine locale, cemento fotocatalico i.active TECNO BIANCO 42.5 di Heidelberg Materials e da pigmenti ossidi che abbiamo utilizzato per ottenere la colorazione mix sabbia”, precisa Stefano Buccella di F.lli Buccella.
Il cemento i.active TECNO BIANCO 42.5 utilizzato (contenente biossido di titanio) è caratterizzato dal possedere un’attività fotocatalitica che si sviluppa grazie alla specifica formulazione: in presenza di luce e aria fa sì che si attivi un processo ossidativo che porta alla decomposizione di sostanze organiche e inorganiche inquinanti quando queste vengono a contatto con la superficie del manufatto cementizio.
Di conseguenza, l’impiego di questa tipologia di cemento conferisce ai manufatti la capacità:
disinquinante, in grado di purificare l’aria ottenendo una concreta riduzione delle sostanze organiche e inorganiche provenienti dell’inquinamento atmosferico, con funzione ecosostenibile;
di conservare le caratteristiche estetiche dei manufatti nel tempo, permettendo di avere superfici più pulite.
“La tessitura della nuova pavimentazione drenante in masselli si basa su una maglia quadrata di 5 metri di lato, composta dai profili in travertino recuperati dalla pavimentazione preesistente, al cui interno sono stati posati i nostri masselli di calcestruzzo fotocatalici. Questa maglia, inclinata di 45 gradi sull’asse est-ovest, attraversa tutte le aree di intervento e funge da elemento “regolarizzatore” degli spazi. Per la tecnica di realizzazione “ad opus incertum” sono stati utilizzati masselli di misura diseguale disposti con le facce combacianti (multipli e sottomultipli di masselli 12,5x12,5 cm, rispettivamente di dimensioni 12,5x25, 25x25, 12,5x37,5 e 25x37,5 cm). Per la realizzazione dei masselli, posati nella parte centrale della piazza e lungo tutto il corso per una superficie complessiva di circa 3500 mq, sono stati impiegati circa 90 tonnellate di cemento TECNOCEM CEMII/A-LL 42,5 R e 1,5 ton di cemento fotocatalico i.active TECNO BIANCO 42.5”, conclude Buccella.
La riqualificazione di Corso Umberto I e Piazza Sacro Cuore rappresenta un esempio concreto di come sia possibile ripensare gli spazi urbani con un approccio sostenibile e innovativo. Grazie al contributo di Heidelberg Materials, il progetto ha potuto coniugare design, funzionalità e rispetto per l’ambiente, rispondendo alle esigenze di riduzione delle emissioni e miglioramento della qualità della vita cittadina.
L’impiego di calcestruzzi drenanti e cementi a basso impatto ambientale ha permesso di ridurre significativamente l’impronta ecologica dell’intervento, mentre le soluzioni fotocatalitiche contribuiscono attivamente all’abbattimento degli inquinanti atmosferici. Un’innovazione che non solo migliora la vivibilità degli spazi pubblici, ma si inserisce in un modello di sviluppo urbano orientato alla sostenibilità e all’efficienza energetica.
Questo progetto conferma la capacità di Heidelberg Materials Italia di offrire soluzioni avanzate per la rigenerazione urbana, mettendo la tecnologia al servizio dell’ambiente e delle comunità. Un passo avanti verso un futuro in cui le città diventano sempre più resilienti, sostenibili e a misura di cittadino.

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