Chiesa Santa Beretta Molla a Trezzano in calcestruzzo fotocatalitico

La nuova chiesa dedicata a Santa Gianna Beretta Molla nella parrocchia di S. Ambrogio a Trezzano sul Naviglio (Milano) è stata edificata dal gruppo Meraviglia Spa su progetto dello studio Quattroassociati. Il lotto si presenta stretto e a ridosso sia dell'edificato di quartiere che del Naviglio Grande che delimita l'asse viario prospiciente l'ingresso dei fedeli. Il complesso parrocchiale sostanzialmente si può suddividere in due volumi: il primo, alto 21 m, prevede la collocazione della chiesa vera e propria, la cappella feriale e i vani di pertinenza (sacrestia, servizi, locale tecnico...), nel secondo, disposto su due livelli, al piano terra vi sono gli uffici parrocchiali e gli spazi dedicati alla Caritas, mentre al primo piano sono stati collocate unità abitative destinate al clero residente o predisposte a uso foresteria.
Il progetto prevedeva la realizzazione di una chiesa e casa di riposo per anziani da realizzare in calcestruzzo fotocatalitico autocompattante SCC a ritiro nullo bianco e a prestazione garantita.

A seguito dei primi incontri preliminari con progettisti, committenza e DL la scelta iniziale degli aggregati provenienti da cave di marmo di Carrara si è convertita sull’impiego di aggregati naturali locali ritenendo accettabile la resa cromatica del bianco.

Obiettivo era quello di realizzare tutta la struttura a vista (facciate in elevazione, travi e solette a sbalzo) con l’impiego del calcestruzzo fotocatalitico auto compattante SCC bianco i.active TECNO di Italcementi a ritiro compensato.

Per poter garantire una buona resa estetica e una continuità cromatica, la scelta aziendale è stata quella di individuare un impianto di betonaggio e dedicarlo esclusivamente alla fornitura del calcestruzzo bianco per il cantiere in oggetto. In questo tipo di cantieri infatti la criticità è rappresentata non tanto dal rispetto delle prescrizioni di capitolato relative alle resistenze meccaniche di progetto , bensì dall’ottenimento di un buon faccia vista (contenimento presenza bolle d’aria, buona cromaticità).
Per soddisfare le esigenze di autocompattabilità si è progettata una miscela con un rapporto acqua/cemento non troppo basso (a/c=0,45) così da non pregiudicare le capacità di scorrimento dell’impasto. E’ stato quindi impiegato un additivo superfluidificante che (lasciando immutato il dosaggio di acqua e cemento) ha consentito di aumentare la lavorabilità del conglomerato.

Naturalmente la produzione di un calcestruzzo con un elevato indice reologico dipende non solo dall’impiego di additivi superfluidificanti ma soprattutto da un corretto proporzionamento della miscelo; per tale motivo si sono rispettate alcune regole caratteristiche dei prodotti SCC:
•    dosaggio di cemento elevato per assicurare una sufficiente coesione (350-450 kg/mc)
•    presenza di filler in sostituzione del cemento 
•    assortimento granulometrico degli aggregati per evitare fenomeni di bleeding e segregazione
•    dimensione massima dell’aggregato minore di 25 mm così da poter garantire una migliore mobilità del conglomerato.

Considerata la richiesta di un calcestruzzo a ritiro nullo , al fine di valutare l’effetto di additivi antiritiro ed espansivi in termini di espansione contrastata è stata condotta una comparazione tra due impasti in calcestruzzo. Sono stati confezionati 2 impasti con mix-design; in entrambe le miscele è presente un agente antiritiro, ma solo nella miscela 2 è stato aggiunto anche un agente espansivo.

L’utilizzo del filller di calcare bianco in quantità di oltre 115 kg/mc ha consentito oltre che di realizzare un calcestruzzo SCC di ridurre la frazione fine naturale e quindi migliorare la cromaticità del calcestruzzo in opera in considerazione del fatto che gli aggregati impiegati nella miscela sono di tipo naturale.
Per raggiungere un buon mantenimento della lavorabilità nel tempo è stato introdotto un additivo polimerico.

E’ stata inoltre messa a punto uno stucco minerale ad elevata attività fotocatalitica in collaborazione con la Società Vimark per i ripristini di piccole porzioni di opera. La miscela è stata realizzata utilizzando una base di cemento i.active TECNO fotocatalitico con il filler di calcare già impiegato nel Mix Design così da poter ottenere una resa cromatica il più possibile coerente con quella del calcestruzzo in opera.
 


 

Dati progetto

  • Studio Quattroassociati - Milano

    Architetto

  • Curia Vescovile - Milano

    Imprenditore

  • i.active TECNO

    Materiale

  • 2014

    Completamento

Mr. Oscar Barchi

Area Vendita Nord Ovest

Heidelberg Materials Italia Cementi Via Vittorio Emanuele II, 419
24033 Calusco d'Adda
Italia

Documenti da scaricare

Posizione

Via Circonvallazione
20090 Trezzano sul Naviglio (Italia)

Chiesa di Santa Beretta Molla Trezzano sul Naviglio.