Una pista ciclabile "green" che collega Milano all'Idroscalo
Con una biciclettata, ad inizio luglio, la Città metropolitana di Milano ha inaugurato il primo tratto della Linea 6 – la “linea rosa” del biciplan “Cambio” - che da via Corelli, lungo la Rivoltana, arriva fino all’Idroscalo, il “mare dei milanesi”. Una giornata importante per la mobilità sostenibile, quella dell’inaugurazione della pista numero 6, con cui la Città Metropolitana di Milano ha dato il via alla realizzazione della rete di ciclabili metropolitane che punta a collegare tutto il territorio.
A solcare in bicicletta la “linea rosa”, il giorno dell’inaugurazione, oltre 400 persone e anche diversi amministratori locali, come la vicesindaca della Città Metropolitana di Milano Michela Palestra, la consigliera delegata alla mobilità e alle infrastrutture Beatrice Uguccioni, il consigliere delegato all'Edilizia scolastica, impiantistica sportiva e gestione Idroscalo Roberto Maviglia, il consigliere delegato all'Ambiente e Legalità Simone Negri, la consigliera regionale Paola Bocci, il vicesindaco di Segrate Francesco di Chio, la vicesindaca di Peschiera Borromeo Stefania Accosa, il vicesindaco di Pioltello Giuseppe Bottini e la presidente del Municipio 3 di Milano Caterina Antola.
“Cambio”, il biciplan della città Metropolitana di Milano, è un progetto di sistema che integra la tutela ambientale, la sicurezza, lo sviluppo economico e il benessere generale. Identifica corridoi super-ciclabili a livello metropolitano, integrandoli con le ciclabili comunali, per facilitarne l’uso, con un duplice obiettivo: aumentare la quantità di spostamenti in bicicletta e insieme migliorarne la qualità.
L’intento è quello di incentivare lo spostamento quotidiano in bicicletta come mezzo ovvio e quotidiano, garantendo la realizzazione di piste ciclabili innovative e sicure, anche grazie a Italcementi, che ha realizzato il manto della ciclabile con materiali sostenibili e drenanti. Percorsi che siano vere e proprie infrastrutture, nettamente separate sia dalle auto che dai pedoni.
“Continua l’impegno della Città metropolitana di Milano a favore della mobilità sostenibile per migliorare la vita delle comunità locali, combattere l’inquinamento e promuovere attività che favoriscano la salute delle persone”, ha dichiarato la vice sindaca Michela Palestra. “Con questa nuova e imponente infrastruttura vogliamo dare gambe alla transizione ecologica in ogni settore e la bicicletta rappresenta un mezzo ecologico e rappresenta anche un’alternativa sostenibile anche economicamente”, ha aggiunto. L’impegno è quello di continuare a realizzare nuove piste ciclabili attorno alla città di Milano, grazie ai fondi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ammontano ad oltre 50 milioni di euro. Le prossime cinque piste ciclabili a essere realizzate saranno la 2, la 5, la 7, la 12 e la 15. Con la realizzazione delle prossime linee, si concretizza quanto previsto dal progetto di rete di piste ciclabili metropolitane che, a fronte di un investimento di oltre 450 milioni di euro, prevede la realizzazione di un totale di 750 km: 4 linee circolari, 16 radiali e 4 cosiddette greenways, super veloci, che si integreranno alle altre modalità di spostamento esistenti. “Porteremo su bici il 20% degli spostamenti totali e il 15% di quelli intercomunali, ogni linea sarà a meno di 1 km dai punti attrattivi come scuole, poli commerciali, presidi sanitari, fermate del trasporto pubblico locale. Sono convinta che questa infrastruttura nel tempo cambierà le abitudini della cittadinanza”, ha commentato la Consigliera delegata alla mobilità e alle infrastrutture Beatrice Uguccioni.
La linea 6 del Biciplan “Cambio”
Obiettivo del progetto “Cambio”, la rete che attraverserà Milano e collegherà il capoluogo lombardo con i 133 comuni dell’hinterland, è la riduzione del congestionamento urbano attraverso il potenziamento delle reti ciclabili, mediante il raccordo di percorsi esistenti e la messa in sicurezza di punti critici, per il superamento della frammentazione e della mancanza di continuità delle piste ciclabili urbane esistenti nel Comune. Per incoraggiare la riduzione dell'uso dell'auto, infatti, è fondamentale creare una rete di collegamenti ciclabili continua, sicura e ben riconoscibile, nonché integrata con altre forme di mobilità. I principali criteri seguiti per il potenziamento infrastrutturale del progetto sono infatti sintetizzabili nel completamento degli itinerari per garantire continuità ai percorsi esistenti e per raggiungere le zone commerciali, industriali e ludiche presenti nella zona, e nella creazione di nuovi tratti, atti a ricucire e ampliare la rete di piste ciclabili esistenti con la finalità di migliorare le interconnessioni ciclabili esistenti, per renderle sicure e ben riconoscibili.
In particolare, il percorso ciclabile della Linea 6 si snoda per circa 3,2 km, in direzione ovest-est, dalla rotatoria di via Corelli attraverso via Rivoltana fino alla rotatoria di via Novegro, per poi raggiungere la rotatoria di via Dante e arrivare, successivamente, di fronte alla zona del Luna Park. Una seconda parte, in corso di ultimazione, si trova invece nella zona Nord dell’idroscalo subito al di fuori della recinzione, dall’ingresso Tribune fino all’ingresso Canoe, lato Mondadori. Una volta ultimata nella sua interezza, la Linea 6 congiungerà Milano con la provincia bergamasca a Caravaggio, transitando per Segrate, Pioltello, Rodano, Vignate, Liscate e Truccazzano.
La soluzione progettuale
Il progetto della Linea 6 è stato affidato dalla committenza, Città Metropolitana di Milano, all’ing. Stefano Boato & arch. Michele Boato, dello Studio Associato Boato Progetti, e l’esecuzione dei lavori all’impresa COGES srl, specializzata nella realizzazione di opere edili-stradali pubbliche e private, nonché progetti di miglioramento ambientale e di riqualificazione urbana su Milano e provincia, che si è occupata del posizionamento dei cordoli, della preparazione dei sottoservizi e degli attraversamenti e della realizzazione del fondo su cui è stata realizzata la ciclabile. La pavimentazione della pista è stata realizzata con un materiale unico, il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN di Italcementi, una soluzione drenante prodotta e posata da Calcestruzzi, scelta su proposta dell’impresa di concerto con l’azienda fornitrice, in sostituzione dell’asfalto, inizialmente previsto da progetto.
Complessivamente, la ciclabile ha una larghezza di 250 cm ed è delimitata a nord (lato muro) da una cordonata e a sud da uno spartitraffico formato da una doppia cordonata, elemento invalicabile della larghezza di 50 cm, e da una banchina della larghezza di 50 cm, che corre parallelamente alla sede stradale. Due elementi, quest’ultimi, che concorrono a realizzare una ciclabile vera, con corsie a scorrimento veloce e in sedi separate rispetto agli spazi per le auto e per i marciapiedi, che assicurano ai cittadini e, più in generale, a tutti i fruitori della pista quella sicurezza necessaria per incentivare naturalmente un maggiore utilizzo della bicicletta e, allo stesso tempo, innestare un circolo virtuoso spingendo sempre più persone a pedalare per tutti i loro spostamenti, intrinsecamente aumentando, di conseguenza, la sicurezza di chi pedala, in virtù della cosiddetta “safety in numbers”. In sostanza, il fatto che siano presenti sulle strade più persone in bicicletta genera un senso di familiarità con i loro movimenti e i loro modi di utilizzare lo spazio stradale da parte dei conducenti degli altri veicoli. “Abituandosi” a vedere più persone in biciclette, si impara anche a rispettarne la presenza. Un fenomeno questo, riscontrabile dall’analisi dati proposta in Lombardia e nella Città metropolitana di Milano, e rilevato in maniera analoga in tutti i principali paesi europei (ITF, 2021).
Il materiale impiegato
Per la realizzazione della pista sono stati forniti 810 m3 di calcestruzzo drenante i.idro DRAIN dall’impianto Calcestruzzi di Cologno Monzese (MB), certificato CSC – “Responsible sourcing certificate for concrete and its supply chain - Rating Gold”, la certificazione internazionale che valida il processo di approvvigionamento responsabile su tutta la filiera di produzione secondo i principi base della Sostenibilità e nel rispetto di cinque categorie di crediti: pre-requisiti, gestione, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica.
Lo spessore medio della ciclabile è di circa 10 cm.
Il prodotto drenante, appositamente studiato da Calcestruzzi per la mobilità lenta e sostenibile, è particolarmente apprezzato da progettisti, imprese e Amministrazioni pubbliche proprio per la sua capacità di lasciar passare l’acqua nel terreno sottostante e rispettare così la falda acquifera, soddisfacendo in pieno le specifiche progettuali in tema di sostenibilità ambientale, rigenerazione urbana e miglioramento del comfort e della vivibilità cittadina.
Un'accurata selezione degli aggregati e l'azione del legante cementizio permettono infatti al calcestruzzo drenante i.idro DRAIN di raggiungere una capacità drenante 100 volte superiore a quella di un normale terreno.
Rispondendo alle esigenze relative al deflusso e al drenaggio di grandi volumi di acqua piovana, il prodotto riduce la formazione di fenomeni di gelicidio dovuti a ristagni d’acqua indesiderati in inverno e limita la restituzione del calore nelle calde giornate estive, dando una sensazione di comfort e di fresco a pedoni e ciclisti, garantendo un impatto ambientale minimo, ottime capacità meccaniche e richiedendo una manutenzione poco impegnativa.
Solo nell’area milanese, in questi ultimi due anni, sono stati posati più di 25.000 mq di questo materiale che, anche grazie alla particolare porosità, è in grado di assorbire la CO2 molto più rapidamente di un normale calcestruzzo.
Appartenente alla famiglia dei cosiddetti “cool materials”, studiati e realizzati da Italcementi, il calcestruzzo i.idro DRAIN, inoltre, contribuisce in modo significativo alla riduzione delle temperature e del surriscaldamento al suolo nella realizzazione di percorsi, infrastrutture, piste ciclabili, camminamenti e aree di sosta.
Le superfici pavimentate in ambito urbano sono ritenute largamente responsabili delle cosiddette “isole di calore urbano”, fenomeno noto per cui nei centri abitati e intorno alle abitazioni si registrano innalzamenti di temperatura di diversi gradi rispetto all’ambiente circostante, soprattutto in estate, percepito come una sensazione di calore che “sale” dalla pavimentazione in asfalto. Le superfici bitumate risultano quelle a maggiore impatto, mentre quelle realizzate con un calcestruzzo drenante come i.idro DRAIN, consentono un’importante riduzione del calore nel periodo estivo fino a 20% in meno rispetto a una pavimentazione in asfalto, anche grazie alla tipica colorazione chiara.
L’effetto positivo sull’isola di calore del calcestruzzo drenante, soprattutto in ambiente urbano, è evidente dai risultati delle prove effettuate dall’Istituto Giordano in accordo con le relative norme ASTM (ASTM E903, ASTM E1980, ASTM C 1371 e AST G173) che mostrano un valore di SRI, Indice di Riflettanza Solare, in funzione delle diverse aree esterne, sempre maggiore di 29, valore minimo stabilito dai CAM per le superfici esterne. L’indice SRI dei materiali da costruzione tiene conto sia della capacità del materiale di riflettere la radiazione solare, sia della capacità di emettere la radiazione solare assorbita come radiazione termica. Più l’indice è alto più la superficie esposta all’irraggiamento solare rimarrà “fresca” (ovvero avrà un basso innalzamento di temperatura).
La posa del materiale
La posa del materiale è stata tecnicamente realizzata e gestita da Calcestruzzi con i.build, la business unit di Calcestruzzi, specializzata nella fornitura e posa in opera delle pavimentazioni, che ha seguito il lavoro dalla proposta iniziale all'acquisizione, fino alla gestione del cantiere. “Grazie a Deltapav, la società partecipata da Calcestruzzi che opera in sinergia con i.build nella posa delle pavimentazioni, la posa in opera del materiale è stata eseguita con successo dai nostri tecnici”, commenta Andrea Cervato, responsabile tecnico-commerciale Lombardia di i.build Calcestruzzi. “L’ottimo risultato conseguito dall’impiego di questo specifico prodotto nella realizzazione della Linea 6, grazie al lavoro di squadra tra Direzione Lavori, impresa e tecnici di Calcestruzzi, ha consentito alla Committenza, che non conosceva il prodotto, di constatare l’efficacia della soluzione nel raggiungimento dei risultati che si era prefissa sia in termini di risoluzione di un problema viabilistico locale che di riqualificazione e miglioramento della sostenibilità ambientale del territorio comunale”. Favorevolmente sorpresa dal materiale utilizzato per la pavimentazione, la Committenza ha visto mantenere in opera le performance dichiarate in termini di capacità drenante ed avere anche un’ottima lavorabilità. Come previsto dal capitolato, la pista è stata realizzata nella colorazione rosso, pigmentazione ottenuta mediante l’aggiunta in pasta di ossidi di ferro.
I lavori, avviati ad inizio febbraio, hanno comportato la suddivisione del cantiere principale in quattro cantieri secondari, come da cronoprogramma: il tratto rotatoria Corelli – rotatoria Novegro, il tratto rotatoria Novegro - rotatoria Dante, il tratto Luna Park ed infine, il tratto idroscalo. Nei quattro sub-cantieri, previsti in contemporanea ma fisicamente separati, non si sono verificate problematiche di sovrapposizione, data l’autonomia di ciascuno di essi. “Questo, unitamente alla comprovata esperienza nella gestione di cantiere di Calcestruzzi con i.build, ha permesso inoltre di provvedere alla fornitura e alla posa senza che il traffico su strada venisse interrotto, come richiesto dalla Committenza, garantendo sempre la viabilità necessaria per il normale deflusso veicolare”, ha aggiunto Cervato.
Il Biciplan “Cambio”
Il Biciplan “Cambio” è stato approvato dal Consiglio Metropolitano il 29 novembre 2021 e nasce come un addendum del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Si tratta di un progetto ambizioso di mobilità sostenibile, che punta a dotare il sistema dei trasporti dell’area metropolitana di una nuova infrastruttura dedicata alla mobilità dolce. Con “Cambio” si vuole realizzare una rete capillare di piste ciclabili che si integreranno alle altre modalità di spostamento esistenti, e che comporteranno meno emissioni e meno traffico, ma anche più sicurezza stradale. Una rete pensata come strumento per mettere a sistema le diverse realtà infrastrutturali, gli hub attrattori e i centri urbani minori che già oggi muovono migliaia di persone ogni giorno.
Nello specifico saranno realizzate 750 km di piste ciclabili, utilizzando le tecnologie più avanzate e le conoscenze high-tech sempre più innovative. Sono previste complessivamente 24 piste in sede propria e non promiscua: 4 linee circolari, 16 linee radiali e 4 cosiddette green ways super veloci da Nord a Sud e da Est a Ovest, con lo scopo di spostare su bici il 20% degli spostamenti totali e il 15% di quelli intercomunali. Alla base dell’iniziativa c’è la necessità di tutelare ulteriormente l’ambiente, favorendo la decarbonizzazione degli spostamenti quotidiani e migliorando la qualità dell’aria; un secondo obiettivo è garantire un benessere e una sicurezza individuali e sociali, uniti a un benessere fisico e psichico delle persone. Per queste finalità, la nuova infrastruttura che si andrà delineando nei prossimi anni e di cui la Linea 6 rappresenta solo il primo tassello, dovrà essere particolarmente innovativa e di stampo europeo. Milano è infatti solo l’ultima, in ordine temporale, delle città europee che hanno deciso di puntare sulla creazione di una rete capillare di percorsi ciclabili, come Lione, Parigi e Copenhagen.
Posizione
Via Corelli20100 Milano (Italia)
Piasta ciclabile idroscalo.
Città Metropolitana Milano
Piasta ciclabile idroscalo.
Città Metropolitana Milano